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29 Marzo
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    La Polonia si arma velocemente: più spese alla Difesa

    La Polonia si arma velocemente portando gli investimenti militari dal 2,5% del PIL al 4%: è l'impegno economico più importante preso finora da tutti i membri della NATO

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    La Polonia si arma velocemente, a dirlo è il primo ministro Mateusz Morawiecki. La scelta è motivata ovviamente dalla guerra tra la Russia e l’Ucraina. Aumentano così le spese polacche destinate alla Difesa per aumentare le proprie forze in vista di un eventuale ingresso nel vivo del conflitto o comunque per continuare ad aiutare il Paese invaso.

    Bisogna ricordare che tutte le nazioni della NATO si sono già impegnate per incrementare gli aiuti destinati all’Ucraina. L’obiettivo è quello di ottenere una vittoria definitiva sul campo di battaglia. Assecondando questa linea, la Polonia si eleva ad esempio da seguire sacrificando tantissimo pur di difendere i fratelli ucraini dal gigante russo.

    Mariusz Blaszczak, Ministro della difesa nazionale della Polonia (Fonte: Website of the Republic of Poland)

    Perché la Polonia si arma velocemente?

    La Polonia è sicuramente la nazione della NATO più agguerrita in questo conflitto. Le origini di un risentimento così forte vanno cercate nella storia del Paese. Ricordiamo che la Polonia ha subito l’imperialismo russo sia durante il regime zarista che in epoca sovietica. Nel 1999 è entrata nella NATO ed ha sempre dimostrato di essere un alleato di valore nonostante la gravosa responsabilità di difendere il fianco orientale dell’alleanza.

    Ha conosciuto una notevole crescita economica e non ha badato a spese per modernizzare e incrementare le sue forze armate. La classifica del 2023 di Global Fire Power, basata sulla potenza di fuoco disponibile, colloca la Polonia al ventesimo posto tra gli eserciti più potenti al mondo; supera addirittura la Germania posta invece al venticinquesimo posto. Aderendo all’Unione Europea nel 2004, ha sempre messo in guardia l’Occidente dalla crescente minaccia russa

    Uno sforzo enorme per la nazione polacca

    La Polonia è tra le nazioni che più aiutano militarmente l’Ucraina. Ragionando in termini pro capite, è lo Stato che ha dato di più accanto ai Paesi baltici. Gli aiuti comprendono molti armamenti cruciali ai fini della difesa ucraina. Oltre a questo, bisogna ricordare che la Polonia assume un ruolo logistico fondamentale: proprio attraverso i territori polacchi passano gli aiuti internazionali diretti in Ucraina.

    Vista l’importanza che assume in questo conflitto, la Polonia si arma velocemente incrementando notevolmente la spesa per la Difesa. Sulla lista della spesa polacca ci sono ben 116 carri armati Abrams USA che ricordiamo essere paragonabili ai formidabili Leopard 2 tedeschi. Fu ancora la Polonia a fare pressione sulla Germania per la questione dei carri armati moderni. Aveva addirittura manifestato l’intenzione di creare e guidare una coalizione internazionale per scavalcare la Germania e inviare comunque i blindati in Ucraina.

    Da adesso la Polonia si arma velocemente: investirà molto più degli altri alleati

    Per avere un’idea dell’importanza dello sforzo polacco basta dare un’occhiata a quanto spendono gli altri Paesi della NATO. Tutti gli alleati avevano concordato di spendere almeno il 2% del PIL per la Difesa a partire dal 2024. In seguito alla guerra in Ucraina gli investimenti sono fortemente aumentati. Durante la riunione del 20 gennaio 2023 a Ramstein, in Germania, il Segretario generale della NATO Jens Stoltenberg invitava a fare di più. La Francia afferma di voler portare il bilancio settimanale da 295 miliardi a 413 miliardi di euro; la Germania destina alle sue forze armate 100 miliardi di euro in più. La Polonia parte da un budget militare di poco inferiore al 2,5% del PIL ma il primo ministro Morawiecki ha dichiarato di voler aumentare la cifra al 4% quest’anno:

    “La guerra in Ucraina ci spinge ad armarci ancora più velocemente. Per questo motivo quest’anno faremo uno sforzo senza precedenti: il 4% del PIL per l’esercito polacco”.

    “Portare la spesa per la difesa al 4% significherebbe fare di questa la percentuale più alta tra tutti i Paesi della NATO”.

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