Ci sono rincari sul carburante? Anche quello che costa meno rischia di farti perdere vantaggio. Come funziona?
La benzina self service è scesa a 1,694 euro al litro. Il servito si attesta a 1,835 euro. Il calo è legato alla riduzione delle quotazioni dei prodotti raffinati. Le pompe bianche offrono prezzi più competitivi rispetto alle compagnie.
Le rilevazioni dell’Osservaprezzi MIMIT mostrano una differenza media di 14 centesimi tra self e servito. Le compagnie mantengono margini più alti, mentre le pompe indipendenti spingono verso il ribasso. Il diesel segue lo stesso trend, con il self a 1,622 euro e il servito a 1,768 euro.
A differenza di benzina e diesel, il metano torna a salire: il prezzo medio servito è di 1,410 euro al litro. Il rialzo è legato alla ripresa della domanda industriale e alla riduzione delle scorte. Il GPL resta stabile intorno a 0,691 euro.
Il rialzo delle quotazioni del greggio potrebbe invertire la tendenza. Q8 ha già aumentato di un centesimo il prezzo consigliato del gasolio. Cosa sta per cambiare ora che arriva la nuova Legge di Bilancio? Il diesel potrebbe non essere più conveniente come prima.
Gli ultimi dati
I dati pubblicati dal MIMIT mostrano forti variazioni regionali. In Basilicata la benzina self supera 1,72 euro, mentre in Lombardia si ferma a 1,69. Le differenze dipendono da logistica, concorrenza e imposte locali. Le province autonome di Trento e Bolzano registrano i valori più alti.
Per contenere la spesa carburante, è consigliabile rifornirsi da pompe bianche, cioè non riferite a catene o a marchi, e monitorare le variazioni settimanali. Il self service resta la modalità più economica. Evitare il servito nelle ore di punta riduce i costi. Cosa sta per cambiare?

Cosa succede
Dal 1° gennaio 2026 il prezzo del diesel aumenterà per effetto della nuova manovra fiscale. Secondo Fanpage e SicurAuto, il governo ha deciso di uniformare le accise tra benzina e gasolio, così si elimina il vantaggio fiscale che il diesel ha mantenuto per anni. L’accisa sul gasolio passerà da 632 a 672,90 euro per mille litri, con un aumento di 4,05 centesimi al litro.
L’automobilista medio potrebbe pensare che il diesel aumenta di colpo, ma il rialzo non dipende dal mercato o dalle compagnie: è una scelta normativa. La benzina, al contrario, vedrà una riduzione della stessa entità, con le accise allo stesso livello. La novità arriva nel 2026, ma potrebbe essere utile verificare già da ora i consumi per capire dove rifornirsi dopo il salasso.
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