Secondo gli Stati Uniti, la Corea del Nord aiuta la Russia in guerra contro l’Ucraina. Secondo gli esperti il conflitto ha duramente messo alla prova Mosca che terminando le scorte ha bisogno di approvvigionamenti militari. L’Ucraina continua ad essere assistita dall’Occidente con mezzi, difese, munizioni, carburante e tanto altro. Jens Stoltenberg, Segretario generale della NATO, afferma infatti durante una conferenza che la Russia non sembra intenzionata a lavorare per un concreto accordo di pace. Secondo il Segretario, il Paese aggressore si prepara ad una lunga guerra. Essendo la vittoria sul campo, per la NATO, l’unica strada per ottenere la fine delle ostilità in Europa, gli alleati decidono di fare molto di più per aiutare l’Ucraina a riconquistare i territori persi. La Russia non potrebbe sostenere da sola un tale sforzo bellico ecco perché cerca aiuti in giro per il mondo.
Accuse USA: la Corea del Nord aiuta la Russia
Gli Stati Uniti accusano la Corea del Nord di fornire alla Russia proiettili d’artiglieria e altri armamenti. Lo scorso settembre la Repubblica Popolare Democratica di Corea negò pubblicamente di voler fornire munizioni alla Russia. L’intelligence americana ha però di recente raccolto abbastanza informazioni per dubitare di quelle parole. Pare infatti che la Corea del Nord stia segretamente inviando grandi quantità di proiettili d’artiglieria alla Russia. Il coordinatore del Consiglio di Sicurezza Nazionale per le comunicazioni strategiche John Kirby ha affermato che per ora le informazioni bastano a mettere in guardia ma sono insufficienti per provare le accuse:
“Continueremo a indagare per verificare la ricezione di queste spedizioni”.
Gli Stati Uniti hanno volutamente divulgato queste informazioni col fine di scoraggiare Pyongyang ma almeno per adesso le spedizioni sembrano continuare. Pare che le carenze della Russia non si limitino alle munizioni più sofisticate (già noto punto debole dell’arsenale di Mosca) ma si estendano anche all’artiglieria di base. Questo dimostra le difficoltà della Russia di produrre armamenti autonomamente in seguito ai controlli sulle esportazioni dell’Occidente.
“I RUSSI, A DETTA DI MOLTI, SI STANNO DAVVERO PROSCIUGANDO QUANDO SI TRATTA DI ALCUNI INPUT NECESSARI PER PORTARE AVANTI LA LORO GUERRA CONTRO L’UCRAINA”.
Portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price
Perché la Corea del Nord aiuta la Russia?
Dopo quasi un anno di guerra è facile pensare che Mosca stia esaurendo le scorte mentre al contrario l’Ucraina riceverà a breve un nuovo pacco di aiuti dalla NATO. Per evitare forti denunce internazionali, la Corea del Nord nasconde le proprie spedizioni. Agisce in maniera tale che il mondo si convinca che gli aiuti alla Russia provengano solo dal Medio Oriente e dal Nord Africa. Oltre ai proiettili d’artiglieria sono spediti razzi, droni e rifornimenti vari. Michael Kofman, direttore del programma di studi sulla Russia presso il Center for Naval Analyses, ipotizza che la Russia sia in difficoltà per quanto riguarda la manodopera ecco perché la necessità di ricorrere ai rifornitori più disparati:
“L’esercito russo ha probabilmente esaurito milioni di proiettili a questo punto”.
Quanto influisce l’aiuto della Corea del Nord sul conflitto?
Dalle supposizioni di Bruce Klingner, ex analista della Corea presso la CIA e ora alla Heritage Foundation, la Corea del Nord aiuta la Russia inviando proiettili d’artiglieria da 122 o 152 millimetri e artiglieria a tubo o con lanciarazzi multipli compatibili con i sistemi russi.
Ciò che sembra mettere d’accordo quasi tutti è che questo aiuto impatta discretamente sull’esito del conflitto. Durante i test del 2010, la Corea del Nord ha sparato 170 proiettili da 122 millimetri contro l’isola di Yeonpyeong. Circa un quarto dei proiettili non è esploso mentre i restanti hanno palesato comunque problemi. Un rapporto del 2016 del Center for Strategic and International Studies descrive la catena di produzione nordcoreana sofferente in termini di qualità. Anche lo stoccaggio pare non sia granché; tutto a scapito delle armi, in gran parte vecchie perché risalenti all’epoca sovietica.
“Ci aspettiamo che questi sistemi di epoca sovietica, invecchiando, comincino a rompersi”.
Adam Mount, direttore del Defense Posture Project presso la Federation of American Scientists