Ignazio La Russa è stato eletto Presidente del Senato della Repubblica italiana con 116 voti, su una maggioranza di 104. Sul totale dei votanti, 65 son state quelle bianche. Il governo di Giorgia Meloni ha dunque messo il suo primo tassello. Ma chi è il neoeletto Presidente del Senato?
Ignazio La Russa, chi è
Ignazio La Russa è figlio e fratello d’arte. Il padre, infatti, era Antonino La Russa, senatore del Movimento Sociale Italiano mentre i fratelli sono Romano La Russa, ex europarlamentare e Vincenzo La Russa, avvocato e parlamentare. Ha anche una sorella, Emilia La Russa. Nasce nel 1947 a Paternò, provincia di Catania. Si laurea in giurisprudenza all’Università di Pavia dopo aver frequentato un collegio della Svizzera tedesca. Nel 1971 diviene responsabile del ramo giovanile del movimento di cui il padre era stato senatore, unendo quindi la carriera di avvocato a quella di politico.
Avevo dieci anni quando, con mio padre Antonio, senatore del Msi, parlai per la prima volta da un palco, alla vigilia delle elezioni comunali.
Come avvocato ha seguito cause importanti. È stato infatti rappresentante, tra il 1987 ed il 1990, della famiglia di Sergio Ramelli, militante del Fronte della Gioventù ucciso nel 1975 da un commando di Avanguardia Operaia. È stato inoltre difensore civile nel processo per l’omicidio di Graziano Giralucci e Giuseppe Mazzola, il primo rivendicato poi nel 1974 dalle Brigate Rosse.
La carriera politica
Nel 1985 viene eletto consigliere locale di San Donato Milanese con le elezioni regionali lombarde. Questo dà inizio alla sua carriera politica. Nel 1992 entra in Parlamento come militante del Movimento Sociale Italiano per poi unirsi a Gianfranco Fini e fondare Alleanza Nazionale, di cui presiederà l’assemblea che ne sancirà la nascita nel 1995. Dal 2001 al 2003 è capogruppo del partito alla Camera. Tra il 2008 ed il 2011 diventa Ministro della Difesa, carica ricoperta durante il governo Berlusconi IV. Si deve a lui l’intervento di Berlusconi in Libia nel 2011 con Gheddafi.
Ignazio La Russa si è distinto negli anni per le sue battaglie in materia di diritti e di religione. Famosa la sua frase contro la sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo nel 2009 che contestava la presenza del crocifisso in aula:
Il crocifisso resterà in tutte le aule della scuola, in tutte le aule pubbliche. Possono morire, possono morire, loro e quei finti organismi internazionali che non contano nulla.
È contro le adozioni omosessuali.
Maria Antonietta Casellati, prima donna ad essere eletta Presidente del Senato della Repubblica Italiana, passa dunque il testimone al neoeletto Presidente Ignazio La Russa. Forse per mirare ad un’altra presidenza? Magari a quella della giustizia? Il governo nuovo si sta formando ed i rumors ci sono. Vedremo in itinere.
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